Skip to content

La scuola che continua

La scuola che continua

Luogo:

Dal 1980 numerosi trienni di Scuola di Spiritualità Francescana si sono succeduti presso il Convento di Sant’Angelo, accogliendo oltre 600 allievi, che in qualche momento della vita hanno sentito che Francesco li chiamava. Un’esperienza di ingresso nella spiritualità francescana sotto la guida intensa ed affettuosa di Padre Cesare e di tutti gli altri docenti. E l’incontro, il crearsi della fraternità, gli abbracci (quanto mancano), i sorrisi, la condivisione dei vespri e della cena in refettorio, e poi i lavori di gruppo, in cui cominciare a fare confronti personali.

Finita la Scuola, Padre Cesare invita gli studenti a partecipare alla “Scuola che continua”, un incontro mensile, sempre in Sant’Angelo, ma con modalità differenti, ancora da comprendere.

Inizialmente, essendo anche l’occasione della presentazione della tesi, la proposta può sembrare quella degli “esami non finiscono mai”, di Eduardiana memoria.

Ma gli incontri mensili della “Scuola che continua” nulla hanno a che fare con gli esami. I partecipanti hanno frequentato la Scuola in cicli diversi, nell’arco di questi 40 anni. Personalmente frequento la Scuola continua da circa 10 anni. L’invito forte è quello di non essere più solo discepoli, ma protagonisti.

In questi anni il punto di partenza è sempre leggere insieme un libro (encicliche, testi di intensa spiritualità*), un capitolo alla volta. Mensilmente ci riuniamo per commentarlo, tornando alla lettura delle Fonti francescane per approfondire, se necessario. Di volta in volta un gruppetto si fa carico di guidare la discussione, trovandosi a prepararla, condividendo riflessioni, commenti e approfondimenti.

Ogni testo è una miniera di suggerimenti per approfondire il proprio rapporto con il divino.

Nella mia esperienza, talvolta, entro un capitolo c’è una frase poche righe, che aspetta proprio me, per farmi rivedere il mio modo di essere e di sentire e di tradurre in pratica gli insegnamenti.

È un’esperienza completamente nuova. Si condivide i propri pensieri e sentimenti, la propria spiritualità, si infrangono barriere personali. Padre Cesare, ci invita a “consegnarci” ai Fratelli.

Mentre si superano reticenze, si impara a regalare sé stessi, e si ricevono altrettanti copiosi doni.

Si sono formati piccoli gruppi, che volentieri si trovano per prepararsi all’incontro, indipendentemente dall’essere incaricati di guidare la discussione. Io appartengo a uno di questi: condividiamo i pensieri e i sentimenti più i profondi, e insieme cresciamo. Amiamo dire: il Signore mi diede dei compagni. Ma quando si tratta di preparare un incontro, ci mescoliamo con gli altri Fratelli, e sperimentiamo quanto la spiritualità francescana sia terreno comune.

La “Scuola che continua è un’esperienza unica e privilegiata di arricchimento reciproco.

Ha conosciuto le difficoltà della pandemia, ma sta sopravvivendo, grazie alla tecnologia, con incontri sul web, ove si riesce comunque a condividere le proprie riflessioni e non perdere l’appuntamento.

La nostra speranza e che la Scuola continui ancora a dare i suoi frutti per tanto tempo.

Anna de Biase