Si preparano i giorni della Pasqua e il cuore è in ansia soprattutto in questo tempo di pandemia. La Pasqua è liberazione, è primavera, è inizio di vita nuova: tutte realtà che desideriamo e aspettiamo, soprattutto quest’anno.
C’è un crescere della Pasqua: anzitutto è primavera, è riprendere della luce, dei colori, dei sogni. È come il grande mantello che raccoglie e protegge cose ben più importanti.
Il cuore vero della Pasqua è la liberazione. Non piccolo tentativo nostro di aprirci, di farci migliori ma atto generoso di Dio che ci rende partecipi della prima grande liberazione di cui parla la bibbia: liberazione da una schiavitù politica, passaggio da un mare che seppellisce i nemici come segno di un nuovo inizio. Penso alla nostra confusione politica, al farsi acuta della crisi economica e chiedo al Signore che ci aiuti in quell’inizio di fraternità che nacque da quel suo primo intervento.
C’è poi la Pasqua di Gesù, la sua risurrezione che è nel cuore della fede della chiesa e che diventa il destino di tutti gli uomini, anche di quelli che sbagliano ma poi riaprono il cuore.
Ma la Pasqua di Gesù è la Pasqua dell’universo: ha strappato tutta l’umanità dal suo destino di morte ed è esperienza di liberazione per noi ogni giorno. Ecco perché la Pasqua è così bella, importante, decisiva. Gesù Risorto non è solo: prende per mano ognuno di noi.
padre Cesare Azimonti